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Tania e Milena


di sederone82
07.09.2015    |    1.242    |    1 9.4
"Ebbi ancora dolore, bruciava come una ferita, ma entro più facilmente..."
La Tania e la Milena avevano scoperto che ero ancora vergine e ormai mi ricattavano a loro piacimento..... mi chiamarono per sottomettermi per l'ennesima volta.... quindi dovetti andare a casa loro; arrivato, mi aprì solo la tania e mi fece entrare nella sua stanza, stavolta era addirittura da sola, ma non osavo neanche pensare di ribellarmi: anche se erano molto più piccole di me non ero in grado e sapevo che le avrei prese.... e soprattutto non me lo potevo permettere!!!!. “Entra muoviti, e mettiti al centro della stanza, spogliati!!”
Mi stuzzica i capezzoli …e con l’altra mano scende sul culo… e mi infila due dita così violentemente che per non cadere devo cercare le sue spalle con le mani…
“Ma ce l'hai sempre spanato?? ahhhaa! Sei una puttana, ora ti faccio vedere io, e poi che vergogna.... hai più di 30 anni e ancora non scopi ahhahaha!!!”,
E mi riempie di schiaffi, fino a farmi annebbiare la vista!!!.
Poi mi tappa la bocca col ball-gag..... e quando mi riprendo vedo che è arrivata anche Milena , che si avvicinò e non appena mi vide scoppiò a ridere forte, -“aah, aah, ah! Ma non ti vergogni?? Ma dove vai con quel culone?? Dai puttanella che ora te le diamo noi!!” E fui preso dalla vergogna più totale, ero in mezzo a 2 ragazzine che mi stavano sottomettendo!!
Provai a scappare ma la Tania mi fece ricredere a forza di schiaffi, poi mi afferrò le mani. Non feci neppure in tempo a chiedermi perché mi teneva fermo in quel modo che mi arrivò una ginocchiata nella bocca dello stomaco. Caddi in avanti in ginocchio, fra le loro risate. “toh, puttana e questo è solo l’inizio!!” Ebbi solo il tempo di sollevare la testa che mi colpì in pieno volto con uno schiaffone lasciandomi cadere a terra stordito.
-“Muoviti, alzati!”- disse, e mi prese per le spalle e mi diede un’altra ginocchiata allo stomaco, piegandomi in due, poi mi prese per i capelli la Milena , che terminò il lavoro con un’altra ginocchiata. Mi tolse il respiro, non riuscivo a parlare, mi si era annebbiata la vista ed avevo le lacrime agli occhi.
“oooh ma che fai piangi?? ahahahah!!” Mi tolsero le mutandine e me le infilarono in bocca al posto del ball-gag!! Poi mentre mugolavo con le mutande in bocca mi riempirono di pugni nei fianchi, “mmmphhh, mmmmmh” gemevo io!!Poi la Milena tornò con un vibratore grosso e lungo, "Dai che ora te lo spaniamo bene!! - disse– e poi tanto cosa credi di fare con quel pistolino?? Non ti serve quello, ah ah” Che vergogna: sottomesso sessualmente da una ragazzina, e anche più esperta di me che sono vergine!! Mi slegarono e mi appoggiarono a pecorina ad un cavalletto, a culo in su... Spinse il vibratore tra le natiche, entrò, lo sentii e lei lo spinse lentamente in fondo. Poi cominciò a muoverlo avanti ed indietro, mi teneva fermo quando andavo indietro, in modo che fossi io ad incularmi su e giù e poi lo muoveva velocemente avanti ed indietro. Mi toccò la prostata e venni... Lei non lo tolse. continuò finche non finii di venire, ma neppure allora lo tolse. Risero di gusto
"Tienilo un pò - mi disse - e stringiti su di lui. Ti piacerà, vedrai." la Milena mi prese i capezzoli tra le dita e me li torceva, fortissimo e lentamente. "Che dici, glielo facciamo provare?"
"Si, si, gode sui capezzoli come una donna”
"Così, disse la Tania, apri le cosce ancora di più. Adesso te lo ficcherò su dall’altra parte, dov’è più largo" spinse forte, mi fece male ma poi mi sentii allargato. la Milena continuava a torcermi i capezzoli.
"Mi sa che ti sta piacendo eh? Guarda, ha il culetto tutto bagnato ah ah!!. Che puttanella!!”
"Lo vedi? - disse – hai solo bisogno di un cazzo che ti penetri.”
la Tania continuava la penetrazione, la Milena si allontanò, andò nell'altra stanza. Quando tornò indossava l'accappatoio da bagno. Sostituì la Tania e mi inculò con le sue dita. Poi mi prese i capezzoli.
"Su, puttanella, ti daremo tanto piacere, abbassa le spalle e porgile il tuo culetto, facci vedere che lo desideri di più."
"Mettilo con le gambe alzate; Voglio che mi guardi mentre glielo faccio; e voglio guardare le sue reazioni."
La voce della Tania era dura, decisa, mi fece mettere sulla sponda del letto, mi mise un cuscino dietro i reni e poi mi fece alzare le gambe fino a piegarle sulla pancia. la Milena teneva il suo accappatoio chiuso, si versò del gel sulle dita e le passò tra le mie natiche, intorno all'ano. Poi ne mise un poco sulla punta delle dita e lo spinse dentro.
Poi aprì l'accappatoio, ci rimasi di stucco. Aveva indossato una mutandina di cuoio rosso dalla quale pendeva un cazzo che sembrava vero, molto grosso.
"Faglielo vedere - disse la Milena - deve essere cosciente e consenziente. Deve sapere che gli sto per aprire il culo ahahahhaha".
la Tania mi teneva bloccato, non potevo muovermi. la Milena passò ancora il glande tra le natiche, sull’ano. Poi sentii la pressione sull’ano; faceva male, sentivo la resistenza dello sfintere. spinse leggermente: poi diede un forte colpo di reni. Gridai, ma la Tania mi zitti con un ceffone. Lei diede un secondo colpo, ancora più violento. Sentii il mio ano che si lacerava, tentai di svincolarmi ma la Tania mi teneva con forza.
“Sta zitta vacca!!” E giù un altro ceffone, io iniziai a piangere.
E la Milena diede un terzo colpo. “E’ entrato – disse – è entrato tutto il glande. E’ quasi fatto.”
Si fermò per dare al mio culo il tempo di cedere, di arrendersi, ma il dolore ed il bruciore erano ancora forti. Quel cazzo era grosso e sentivo tutta la sua pressione sullo sfintere. la Milena lo spinse ancora un poco,lentamente. Poi allungò la mano e mise il dito sotto il mio ombelico, pressando.
“Devo fartelo sentire nelle viscere, fin qui. Tutto, lo devi prendere tutto.”
Pressava lentamente facendolo entrare piano ed io lo sentivo entrare nel mio corpo, dilatarlo. Poi lo tirò indietro fino a farlo uscire. Lo poggiò di nuovo e spinse. Ebbi ancora dolore, bruciava come una ferita, ma entro più facilmente.
Lei lo tirava fuori, allargava di nuovo il mio ano e poi lo spingeva un po’ più dentro. Lo sentivo anche nella pancia.
“Te lo sto mettendo tutto. Quando sarò in fondo allora ti chiaverò”.
Continuò ad uscire ed a forzare l’ano per entrare, spingendosi fino a farmi sentire il contatto con la sua mutandine di cuoio. "Puoi lasciarlo, Tania, comincia anche lui a spingersi contro il cazzo. Mettigli le mollettine."
Tania prese due oggettini, sembravano due piccoli fermacarte; le fece aprire con le dita e le fece richiudere sui miei capezzoli. Facevano male. la Milena ne prese una e diede uno strattone, Sobbalzai.
"Così - disse - devi sentirti posseduto, nelle nostre mani."
Poi cominciò a chiavarmi con alcuni colpi lenti ma aumentava di intensità, fino a sbattermi e farmi tremare nella pancia. Vedevo le sue grosse tette sobbalzare ad ogni spinta ,poi tolse il cazzo di gomma e mi venne vicino. “Tu adesso sei la nostra troia. Dimmi che ti ho fatto felice. Ora ti scoperà anche la Tania, dovrai abituarti ad essere inculato da noi."
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